Il Tribunale di Lecce bacchetta l’Accademia di Belle Arti di Lecce e annulla le nomine di Architettura

Il Tribunale di Lecce bacchetta l’Accademia di Belle Arti di Lecce e annulla le nomine di Architettura
I FATTI. Una giovane architetta, seconda nella graduatoria nazionale per la sua materia, era stata superata nella nomina annuale da una collega con punteggio minimo, ma titolare di riserva ex l.n. 68/99 (invalidità).
La docente aveva presentato un certificato di iscrizione nelle liste speciali di collocamento molto datato accompagnato da una semplice autocertificazione, e non aveva indicato nella domanda di partecipazione alla selezione gli estremi relativi all’iscrizione negli appositi elenchi.

Non solo!! Si è anche scoperto che aveva da anni incarichi nella pubblica amministrazione.

La nostra assistita, a seguito dell’accoglimento del ricorso, ha ottenuto l’incarico annuale che era stato precedentemente assegnato alla docente disabile.

La soddisfazione dello Studio Manca si unisce ad un auspicio:

quando nelle graduatorie ci sono candidati titolari di riserve, gli uffici devono verificare accuratamente i documenti presentati, altrimenti si rischia ciò che troppo spesso succede, e cioè che i candidati più preparati vengano superati da quelli più furbi.