Concorso straordinario per la secondaria, ecco il decreto!

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Buone nuove dal fronte concorso straordinario per la secondaria, che, come previsto dal Decreto Legge scuola pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 ottobre, verrà bandito entro il 2019 e consentirà l’immissione in ruolo dei 24.000 vincitori della scuola statale.

La formazione di una graduatoria di vincitori avverrà sulla base del punteggio riportato a seguito di una prova scritta al computer con quesiti a risposta multipla e della valutazione dei titoli. A seguito dell’assunzione in ruolo, è previsto un anno di prova e formazione, nel corso del quale conseguire, a carico dello Stato, 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, e, a conclusione di questo anno di prova, un esame orale, che deve essere superato con il punteggio minimo di 7/10, per la conferma in ruolo e il conseguimento dell’abilitazione. Potranno partecipare al concorso per l’assunzione in ruolo i docenti in possesso del titolo di studio valido per l’accesso alla classe di concorso; tre annualità di servizio anche non consecutive svolte tra l’a.s. 2011/12 e l’anno scolastico 2018/19 su posto comune o di sostegno nelle scuole secondarie statali; almeno un anno di servizio deve essere stato svolto per la classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre. Sono ammessi a partecipare alla procedura i docenti che hanno gli stessi requisiti (tre annualità, di cui uno specifico) ma con servizio svolto presso le scuole paritarie, ma esclusivamente per conseguire l’abilitazione. Il titolo di studio di accesso per gli ITP è il diploma (più naturalmente tutti gli altri requisiti di accesso). Per accedere al concorso per i posti di sostegno è necessario essere in possesso della relativa specializzazione. È prevista per il 25 novembre la discussione in Aula alla Camera, per eventuali modifiche.

Continuate a seguirci e vi terremo aggiornati su tutto, compresa, ovviamente, la pubblicazione del bando per la presentazione delle domande ed eventuali ricorsi che lo studio dovesse presentare avverso il bando e le prove di concorso.